Programma di screening del tumore del polmone

Gianfranco Buccheri, Pneumologia, Osp. di Cuneo

Per studiare l'efficacia dello screening del cancro del polmone, il National Cancer Institute americano ha sponsorizzato, agli inizi degli anni '70, tre importanti progetti di ricerca. Si trattava dei cosiddetti "Lung Projects", affidati alla Mayo Clinic di Rochester, al John Hopkins Hospital di Baltimora e al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York. I risultati sono stati resi noti, per la prima volta, a Toronto, nel 1985, in occasione della 4° World Conference on Lung Cancer. Purtroppo, essi andavano in una direzione del tutto contraria alle attese, e hanno finito per raffreddare ogni entusiasmo. Affinchè le cose cominciassero lentamente a cambiare, si sono dovuti attendere molti anni e l'introduzione di nuove tecniche radiologiche, fra le quali particolarmente adatta si è rivelata la TC spirale, che richiede bassa dose di radiazioni, apparecchiature leggere, e tempi molto brevi. I giapponesi, per primi, hanno ripreso a fare screening di massa. Dapprima localmente a livello di qualche prefettura, poi nell'ambito di un vasto programma nazionale, lanciato alla fine degli anni 80. Quei programmi hanno confermato che è possibile scoprire molti tumori asintomatici in una fase precoce, quando sono ancora suscettibili di cura.Hanno anche dimostrato che la TC spirale è molto più sensibile della radiografia standard usata in precedenza. Oggi, a quei primi programmi di screening, si è aggiunta un'importante esperienza nordamericana, mentre sono lanciati continuamente nel mondo nuovi progetti, fra cui meritano menzione quello dell'Istituto Europeo d'Oncologia, e quello della stessa Mayo Clinic, l'istituzione americana che aveva partecipato al primo infruttuoso progetto degli anni '70.
(Xagena 2000)