Fratture instabili del sacro trattate chirurgicamente: gli esiti a medio-lungo termine


Obiettivo primario di uno studio è stato quello di valutare gli esiti a medio-lungo termine delle fratture del sacro in base alle caratteristiche del paziente, della frattura e della qualità della riduzione. Scopo secondario è stata la validazione di un nuovo strumento di valutazione degli esiti delle fratture dell’anello pelvico.

Lo studio retrospettivo ha riguardato 44 pazienti con frattura sacrale instabile trattata chirurgicamente tra il 2002 e il 2009 presso l’Azienda Ospedaliera C.T.O./Maria Adelaide di Torino e l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano, con età media totale di 38.72 anni ( range 18-63 ).

È stata effettuata una valutazione funzionale utilizzando la Scala di Majeed e un sistema più completo ( Scala Integrata ) che fosse in grado di indagare le diverse disfunzioni.

Il follow-up medio è stato di 23 mesi ( range 7-54 ).

La qualità di vita globale è risultata ridotta nella maggioranza dei pazienti: le disfunzioni urologiche sono state le meno rappresentate, mentre la funzione sessuale è stata la più colpita, con alcune differenze tra i sessi.

La scomposizione pre-operatoria, il coinvolgimento del canale sacrale e la qualità della riduzione si sono rivelati forti indici prognostici.

La Scala Integrata ha dimostrato ottima correlazione con la Scala di Majeed, proponendosi come un valido strumento nella valutazione degli esiti delle fratture pelviche.

Dallo studio è emerso che la prognosi delle fratture sacrali è gravata da un ampio spettro di importanti disfunzioni.
La comprensione degli esiti a lungo termine delle lesioni traumatiche dell’anello pelvico potrebbe avere importanti risvolti prognostici e terapeutici, al fine di garantire ai pazienti una migliore qualità di vita. ( Xagena_2010 )

Capella M et al, Minerva Ortopedica e Traumatologica 2010;61:95-103



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