Aumento a breve termine, ma non a lungo termine, della mortalità nelle donne anziane in salute e frattura dell'anca


Le fratture sono state associate a successivi aumenti della mortalità, ma non si sa per quanto tempo questo aumento persista.

In totale 5580 donne da una grande coorte prospettica multicentrica statunitense, basata su una comunità di 9704 pazienti ( Study of Osteoporotic Fractures ), sono state osservate prospetticamente per quasi 20 anni. Sono stati abbinati per età 1116 casi di frattura dell'anca con 4 partecipanti di controllo ( n=4464 ).

Per esaminare l'effetto dello stato di salute, è stato esaminato un sottogruppo di donne anziane in buona salute ( n=960 ) di 80 anni o più che sono state sottoposte a visite durante un follow-up di 10 anni e hanno riferito uno stato di salute buono o eccellente.

Le fratture dell'anca incidenti sono state valutate dagli esiti radiologici. Il decesso è stato confermato dai certificati di morte.

I casi di frattura dell'anca hanno aumentato di 2 volte la mortalità nell'anno successivo alla frattura rispetto ai controlli ( 16.9% vs 8.4%; odds ratio multivariato aggiustato, OR=2.4 ).

Quando esaminata per l'età e lo stato di salute, la mortalità a breve termine è risultata aumentata nei soggetti di età compresa tra 65 e 69 anni ( 16.3% vs 3.7%; OR=5.0 ), 70 e 79 anni ( 16.5% vs 8.9%; OR=2.4 ) e solo nelle donne di 80 anni o più con salute buona o eccellente ( 15.1% vs 7.2%; OR multivariato aggiustato 2.8 )

Dopo il primo anno, la sopravvivenza dei casi di frattura dell'anca e dei controlli è risultata simile, con l'eccezione dei soggetti di età compresa tra 65 e 69 anni, che hanno mantenuto un tasso di mortalità maggiore.

In conclusione, la mortalità a breve termine è aumentata dopo frattura dell'anca nelle donne di età compresa tra 65 e 79 anni e nelle donne sane di 80 anni o più anziane.
Le donne di 70 anni o più sono ritornate ai livelli di rischio precedenti dopo 1 anno.
Sono necessari interventi per diminuire la mortalità nell'anno successivo alla frattura dell'anca, quando il rischio di mortalità è più alto. ( Xagena_2011 )

LeBlanc ES et al, Arch Intern Med 2011; 171: 1831-1837



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