Farmaci sperimentali: Ebselen previene la perdita di udito


In uno studio un farmaco, Ebselen, ha ridotto del 68% la variazione temporanea della soglia uditiva in persone esposte per 4 ore a un suono di intensità controllata ( 4 kHz ).

Lo studio clinico di fase 2, condotto negli Stati Uniti, ha coinvolto 83 persone sane, di età compresa tra 18 e 31 anni, che sono stati suddivisi in modo casuale in 4 gruppi.

Ebselen è stato somministrato a vari dosaggi: nei primi tre gruppi il dosaggio è stato rispettivamente di 200, 400 o 600 mg, due volte al giorno per 4 giorni.
I risultati ottenuti sono stati confrontati con quelli del quarto gruppo, a cui era stato somministrato un placebo.

L’obiettivo dello studio era avere una riduzione della variazione temporanea della soglia uditiva del 50%.

Nei gruppi a cui è stato somministrato il farmaco ai dosaggi di 200 e di 600 mg, le risposte sono state rispettivamente del 21% e del 7%, nel gruppo a dosaggio intermedio, 400 mg, si è registrata una riduzione della variazione temporanea della soglia del 68%.

In laboratorio, i ricercatori avevano osservato che l’attività dell’enzima glutatione perossidasi 1 ( GPx1 ), dopo una forte sollecitazione risultava ridotta.
Il GPx1 è una proteina contenente un residuo di selenocisteina, che ha un ruolo protettivo nell’orecchio a livello della coclea.
Ebselen ha un’azione mimetica, ripristinando la funzione protettiva.

Ebselen viene somministrato per via orale.

Nel 2015 l'OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) ha stimato che nel mondo ci sono circa 1.1 miliardi di giovani ( età 12-35 anni ) a rischio di danni all’udito. ( Xagena_2017 )

Fonte: The Lancet, 2017

Xagena_Medicina_2017