Pazienti in età pediatrica affetti da cardiopatia congenita: supporto vitale extracorporeo


Nei pazienti pediatrici affetti da cardiopatia congenita, la bassa gittata cardiaca rappresenta la principale complicanza dopo chirurgia cardiaca correttiva. Nei casi di bassa gittata cardiaca refrattaria a tutte le opzioni terapeutiche, il supporto circolatorio meccanico rappresenta l’ultima soluzione per mantenere in vita questi pazienti.

E’ stata compiuta una revisione dei risultati ottenuti in pazienti pediatrici che hanno richiesto un supporto circolatorio meccanico dopo chirurgia correttiva con ossigenazione extra-corporea di membrana o dispositivi di assistenza ventricolare.

Lo studio retrospettivo ha riguardato una coorte di pazienti pediatrici consecutivi afferenti a un singolo Centro, che hanno richiesto diverse tipologie di assistenza circolatoria meccanica, applicate dopo la comparsa della sindrome da ridotta gittata cardiaca post-cardiotomia, nel periodo di tempo compreso tra il 1991 e il 2004.
Complessivamente, 20 pazienti hanno ricevuto un supporto vitale extracorporeo.

Le indicazioni per l’intervento chirurgico erano: 12 casi di trasposizione delle grosse arterie, un caso di sindrome di Bland-White-Garland, tre casi di tetralogia di Fallot, un caso di ipoplasia dell’arco aortico, una connessione anomala totale della vena polmonare, e due casi di difetto del setto ventricolare.

L’età media dei pazienti era di 1.29 anni. La durata media dell’assistenza è stata di 8.87 giorni. Sette dei 20 pazienti sono sopravvissuti, sei sono stati dimessi dopo il recupero della funzionalità cardiaca dalla condizione di bassa gittata cardiaca e uno è stato dimesso dopo trapianto cardiaco avvenuto con successo.

Il tasso globale di mortalità nei pazienti con supporto vitale extra-corporeo è stato del 65%. Le cause del decesso sono state l’insufficienza multiorgano e il sanguinamento; in un caso è stata una complicanza relativa al dispositivo di assistenza ventricolare.

Dallo studio è emerso che l’impiego del supporto vitale extracorporeo ( ECLS ) è associato a un elevato tasso di mortalità. Tuttavia l’ECLS aiuta a mantenere in vita alcuni di questi pazienti.
I dispositivi di supporto meccanico rappresentano l’ultima possibilità per risparmiare tempo, prolungare la sopravvivenza, in attesa del trapianto cardiaco. ( Xagena_2010 )

Coskun KO et al, Minerva Pediatrica 2010; 62: 233-237



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