Studio CheckMate -9LA: sopravvivenza duratura a lungo termine con Nivolumab più Ipilimumab con due cicli di chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule metastatico


Sono stati presentati i risultati del follow-up a 4 anni dello studio di fase 3 CheckMate -9LA che hanno dimostrato benefici duraturi a lungo termine con Nivolumab ( Opdivo ) più Ipilimumab ( Yervoy ) e 2 cicli di chemioterapia rispetto a 4 cicli di sola chemioterapia, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule metastatico ( NSCLC ) non-trattati in precedenza.

Al follow-up minimo di 47,9 mesi, l’associazione basata sulla duplice immunoterapia ha continuato a prolungare la sopravvivenza globale ( OS ), endpoint primario dello studio, con il 21% dei pazienti trattati con Nivolumab più Ipilimumab e due cicli di chemioterapia vivi a 4 anni rispetto al 16% dei pazienti trattati con la sola chemioterapia ( hazard ratio [ HR ] 0,74; intervallo di confidenza 95% [ IC ]: 0,63 – 0,87 ).

Al follow-up esteso, il beneficio di efficacia clinicamente significativo di Nivolumab più Ipilimumab e 2 cicli di chemioterapia si è mantenuto negli endpoint secondari e nei sottogruppi di pazienti con espressione tumorale di PD-L1 inferiore all’1% e istologia squamosa, che rappresentano principalmente quelli con elevato bisogno clinico non soddisfatto:

a) PD-L1 inferiore a 1%: tra i pazienti con espressione tumorale di PD-L1 minore di 1%, il tasso di sopravvivenza globale era del 23% per quelli trattati con l’associazione basata sulla duplice immunoterapia rispetto al 13% per la sola chemioterapia, il che rappresenta una riduzione del 34% del rischio di morte ( HR 0,66; IC 95%: 0,50 – 0,86 );

b) istologia squamosa: tra i pazienti con istologia squamosa, il doppio di quelli trattati con Nivolumab più Ipilimumab e chemioterapia era vivo a 4 anni rispetto a quelli trattati con la sola chemioterapia ( 20% versus 10% ). In questo gruppo, l’associazione basata sulla duplice immunoterapia ha ridotto il rischio di morte del 36% rispetto alla sola chemioterapia ( HR 0,64; IC 95%: 0,48 – 0,84 ).

Al follow-up esteso dello studio CheckMate -9LA non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza con Nivolumab più Ipilimumab e due cicli di chemioterapia.

I risultati duraturi osservati in 4 anni con Nivolumab più Ipilimumab e chemioterapia, specialmente nei pazienti con prognosi sfavorevole, hanno dimostrato i benefici a lungo termine della associazione della duplice immunoterapia con un ciclo ridotto di chemioterapia per i pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato o metastatico.
I dati nei pazienti con espressione tumorale di PD-L1 inferiore all’1% e istologia squamosa sono particolarmente incoraggianti, perchè mostrano che la terapia di associazione continua a ridurre il rischio di morte di circa un terzo rispetto alla sola chemioterapia a 4 anni di follow-up nei gruppi di pazienti che storicamente hanno esiti peggiori. ( Xagena_2023 )

Fonte: American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) Annual Meeting, 2023

Xagena_Medicina_2023