Studio AEGEAN: Durvalumab nel setting neoadiuvante e adiuvante riduce le recidive, la progressione o la mortalità nei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule


I dati dello studio di fase III AEGEAN hanno mostrato che il trattamento con Durvalumab ( Imfinzi ) in combinazione con chemioterapia neol setting neoadiuvante ( prima della chirurgia ) e come monoterapia nel setting adiuvante ( dopo la chirurgia ) ha prodotto un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da eventi ( EFS ) rispetto alla sola chemioterapia neoadiuvante seguita dalla chirurgia, nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule ( NSCLC ) in stadio precoce ( IIA-IIIB ), resecabile.

A un’analisi ad interim precedentemente riportata, la combinazione di Durvalumab e chemioterapia neoadiuvante aveva inoltre dimostrato un miglioramento statisticamente significativo della risposta patologica completa ( pCR ), endpoint co-primario, rispetto alla sola chemioterapia neoadiuvante.

In un’analisi ad interim programmata di sopravvivenza libera da eventi, i pazienti trattati con il regime con Durvalumab prima e dopo la chirurgia hanno mostrato una riduzione del 32% del rischio di recidiva, progressione o morte rispetto alla sola chemioterapia ( 32% maturità dati, EFS [ hazard ratio, HR ] di 0,68, IC 95%: 0,53-0,88; p=0,003902 ).
All’analisi finale di risposta patologica completa, il trattamento con Durvalumab più chemioterapia neoadiuvante prima della chirurgia ha determinato un tasso di risposta completa patologica del 17,2% contro il 4,3% nei pazienti trattati con la sola chemioterapia neoadiuvante ( differenza in pCR 13%; CI: 8,7-17,6 ).

L’importanza dei dati dello studio AEGEAN è tale da determinare un cambiamento del paradigma terapeutico del tumore al polmone non-a-piccole cellule in stadio precoce.
Circa il 30% dei pazienti con il tumore al polmone non-a-piccole cellule riceve una diagnosi abbastanza precocemente da poter essere sottoposto ad intervento chirurgico. Ciononostante, la recidiva è ancora frequente nella malattia agli stadi iniziali.
Lo studio AEGEAN ha dimostrato che l’immunoterapia con Durvalumab combinata alla chemioterapia prima della chirurgia e in monoterapia dopo l’intervento chirugico migliorano la risposta patologica completa, ad indicare assenza di malattia residua. Un risultato che si traduce in un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da eventi e, quindi, in una consistente riduzione del rischio di recidiva. ( Xagena_2023 )

Fonte: American Association for Cancer Research ( AACR ) Annual Meeting, 2023

Xagena_Medicina_2023