Pessario vaginale, tassi di interruzione ed eventi avversi nel prolasso degli organi pelvici


Un gruppo di Ricercatori del St George Hospital, University of New South Wales, a Sydney in Australia, ha compiuto una revisione retrospettiva di cartelle cliniche per valutare, a un minimo di 6 anni, i tassi di interruzione e l’incidenza di eventi avversi a lungo termine associati all’utilizzo di pessario vaginale.

Sono state arruolate nello studio tutte le donne che hanno utilizzato un pessario Portex o Introl, uno strumento per il sostegno del collo della vescica, nel periodo compreso tra il 1992 e il 2002.

Sono state valutate la durata di utilizzo e le complicanze legate all’uso del pessario, inclusi sanguinamento, estrusione, perdite vaginali maleodoranti, costipazione e incontinenza.

Delle 273 donne con pessario vaginale, 167 lo hanno utilizzato con successo per 4 settimane; in seguito, 93 ( 56% ) sono andate incontro a complicazioni come sanguinamento, estrusione, perdite vaginali gravi, dolore e costipazione, mentre 38 donne ( 23% ) ha avuto più di 1 complicazione e nella maggior parte dei casi più di un episodio.

Solo 23 su 167 ( 14% ) hanno continuato a utilizzare il pessario fino all’endpoint dello studio nel novembre 2008.

La durata mediana dell’utilizzo è stata di 7 anni.
Tra le donne che hanno interrotto l’uso, la durata mediana è stata di 1.4 anni.

Dopo l’interruzione, 73 ( 44% ) donne hanno scelto un trattamento conservativo e 50 ( 30% ) la chirurgia.

Dodici donne sono decedute nell’intervallo di tempo.

In conclusione, è stato osservato un tasso di complicanze del 56% tra le utilizzatrici del pressario vaginale.
Lo studio ha mostrato che, nel tempo, la maggior parte delle donne sceglie di interrompere l’uso del pressario.
Le donne dovrebbero essere messe al corrente di questi risultati prima di decidere la gestione del prolasso degli organi pelvici. ( Xagena_2009 )

Sarma S et al, BJOG 2009; 116: 1715-1721



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